Progetti

Nella nostra scuola la didattica curricolare risulta arricchita da numerosi progetti integrativi, che costituiscono una vera e propria espansione del curricolo, in particolare nella direzione della valorizzazione dei talenti artistici, del potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logico-scientifiche e del recupero extracurricolare in orario pomeridiano.
La realizzazione di molti progetti comporta una stretta collaborazione tra insegnanti, genitori e alunni strutturando uno spazio scuola che si configura come importante momento di aggregazione e di condivisione permettendo ai genitori di sentirsi non solo beneficiari, ma anche protagonisti del progetto educativo della Scuola.
Molti dei progetti, essendo aperti al territorio, vengono a costituire un polo di interesse culturale e sociale.

Scuola di musica

Nella pedagogia steineriana il ruolo dell’educazione musicale è centrale. Già nel primo settennio di vita il bambino è esposto, secondo R. Steiner, ad un apprendimento istintivo e spontaneo, pertanto bisogna impedire che egli venga sovraccaricato di nozioni che non è in grado di comprendere ed assimilare.
A partire da un naturale bisogno di imitazione ed attrazione per il bello in sé, attraverso la musica, il bambino sviluppa i suoi sensi già prima di essere in grado di riprodurla. Ritmo, melodia ed armonia agiscono nel suo organismo in modo vivo, hanno un effetto formativo sui suoi organi.
Già durante l’infanzia, con la trasformazione corporea, si sviluppa la memoria anche musicale che, se nutrita adeguatamente, sarà un prezioso bagaglio spontaneo accumulato dal piccolo musicista. Nel secondo settennio l’organismo del bambino inizia a sviluppare i mezzi per interiorizzare le informazioni quantitative e qualitative necessarie all’apprendimento della musica. È questo il momento per indirizzare l’allievo verso lo studio di uno strumento musicale e ad un graduale e più consapevole approccio alla teoria musicale.
Secondo C. Gregorat, compositore, pianista, studioso e profondo conoscitore dell’antroposofia, “la musica è l’espressione assoluta dell’uomo integrale. Il suono è il prodotto dell’emotività, dell’intelligenza e della sensibilità umana, ossia dell’essere umano nella sua totalità” e gli strumenti musicali – fiati, archi e percussioni e strumenti a tastiera – nel loro insieme corrispondono ed esprimono le tre sfere dell’essere umano: pensare, sentire, volere.
Il progetto è rivolto agli studenti ed ex studenti della scuola steineriana di Oriago, a partire dai sette/otto anni di età. Attualmente vi prendono parte attiva anche ex studenti della scuola steineriana già iscritti al Liceo o all’Università. Saltuariamente continuano a collaborare con l’Orchestra della Scuola ex studenti che frequentano il Conservatorio o altre Scuole musicali.

Torneo Medievale

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Nella nostra scuola da alcuni anni è tradizione organizzare, in occasione della Festa di San Martino, un torneo medioevale che vede coinvolti i ragazzi della seconda classe della Secondaria di primo grado.
Questo momento festoso si inserisce in modo organico e coerente nell’insegnamento delle discipline previste dal Piano di Studio, nel rispetto della fase evolutiva vissuta dagli alunni.
La preparazione al torneo inizia fin dai primi giorni di scuola.
Durante le lezioni di educazione motoria vengono proposte attività che conducono alla percezione ed alla consapevolezza di sé, esercizi che richiedono abilità, destrezza, forza e concentrazione. Nelle lezioni di storia vengono approfonditi aspetti salienti della civiltà medioevale e con la classe si organizza un’uscita didattica per visitare un castello dell’XI o XII secolo. Nel periodo dei preparativi al torneo, si contattano alcuni allevatori di cavalli e falconieri affinché accolgano l’invito a venire nella nostra scuola con i loro animali per dare una dimostrazione pratica di queste antiche attività e, se possibile, per partecipare al torneo.
Nelle ore di lavoro manuale gli alunni fanno esperienza di alcuni dei tradizionali mestieri artigianali medioevali, così da poter realizzare con il cuoio o con il feltro dei manufatti che andranno ad abbellire i costumi indossati dai cavalieri.
Ogni mattina si provano le musiche che saranno eseguite durante il torneo.
Il giorno della festa medioevale ci si riunisce in giardino con i genitori che, allestendo fuochi e preparando cibi e bevande per il ristoro dei convenuti, contribuiscono a ricreare la suggestiva atmosfera dell’epoca.
La partecipazione del pubblico è fondamentale: sarà esso ad incitare, sostenere o schernire i cavalieri.
Dopo l’ingresso, accompagnato dal ritmo del tamburo, i cavalieri riuniti declamano ”Il Giuramento del Templare”, solenne promessa di lealtà, cantano e suonano e quindi si apprestano ad affrontarsi. I giochi si susseguono in un crescendo di abilità: la corsa coi sacchi, il tiro alla fune sono prove che richiedono forza e resistenza; la giostra del Saraceno, ovvero un antico gioco nel quale ad un’azione del cavaliere corrisponde una reazione fulminea della sagoma, esige velocità e destrezza; da ultimo, il tiro con l’arco che richiede precisione e concentrazione.
Come in tutti i tornei vi sono vincitori e vinti, ma ciò che più conta è il modo in cui ci si affronta: sono i valori cavallereschi per quali si è combattuto ad essere messi in risalto.

Olimpiadi

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Ogni anno alunni ed insegnanti delle classi quinte, provenienti da tutte le regioni del Nord d’Italia, si incontrano nel parco della nostra scuola per celebrare le Olimpiadi delle Scuole Steineriane in Italia.
Durante l’anno scolastico i giovani atleti lavorano per realizzare le tuniche, le lancie e gli scudi che poi indosseranno e si esercitano nelle cinque discipline che costituiscono il nucleo delle Olimpiadi. La corsa, il salto in lungo, la lotta, il lancio del disco e del giavellotto vengono proposti al bambino di quinta classe, in un’età in cui vive in lui l’equilibrio necessario per poter accogliere nel modo più appropriato ciò che queste discipline hanno da insegnarli: la corretta relazione tra il suo mondo interiore e quello esterno, tra la sua interiorità e quella degli altri essere umani che devono essere compresi e rispettati.
Le Olimpiadi steineriane sono finalizzate a valorizzare non tanto l’aspetto agonistico o il risultato della prestazione sportiva, quanto l’armonia e la bellezza del gesto atletico e la comunione spirituale dei partecipanti. I nostri ragazzi, infatti, divisi in dieci “poleis” interclasse, si trovano a vivere in un “villaggio olimpico” in cui possono sviluppare una buona autonomia nell’organizzarsi per il pernottamento fuori casa (generalmente in tenda), nelcondividere i pasti e gli spazi in comune, nel saper relazionarsi con i nuovi compagni ed insegnanti in modo da vivere insieme una bellissima esperienza formativa.
La cerimonia d’apertura dei giochi olimpici e le esibizioni sportive sono aperte al pubblico.

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